FAQ

Postato da il 25_02_2010 / 09:54 Permalink Commenti (0) Segnala ad un amico condividi su Facebook condividi su twitter

Cos’è la posta elettronica certificata (PEC)
La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare, ad un messaggio di posta elettronica, lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale. La PEC può aggiungere inoltre la certificazione del contenuto del messaggio solo se in combinazione con un certificato digitale. La PEC non certifica l'identità del mittente, né trasforma il messaggio in "documento informatico", se il mittente omette di usare la propria firma digitale.

A chi è rivolta
La posta elettronica certificata (PEC) si rivolge principalmente a chi ha l’esigenza di inviare messaggi in modo sicuro direttamente dal proprio pc con la certezza dell’invio e della consegna dei messaggio al destinatario. L'utilizzo della PEC è particolarmente vantaggioso non solo per i privati, che grazie alla PEC possono evitare spese e code agli uffici postali per l’invio delle proprie raccomandate, ma anche per le aziende perché la PEC consente semplificare i rapporti con clienti e fornitori di sostituendosi alle raccomandate e ai fax nei rapporti ufficiali.

Cos’è la firma digitale

La firma digitale è basata sulla tecnologia della crittografia a chiave pubblica o PKI. Dal punto di vista informatico essa rappresenta un sistema di autenticazione di documenti digitali tale da garantire non ripudio. La nozione di firma digitale ha in Italia anche un'accezione giuridica, in quanto individua quel tipo di firma che può essere apposta ai documenti informatici alla stessa stregua di come la firma autografa viene apposta ai documenti tradizionali.

Obblighi
Per adeguarsi alla nuova normativa (Legge n. 2 - 28 gennaio 2009) in base alla quale le imprese, i professionisti iscritti all’albo e gli enti pubblici hanno l’obbligo di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata.
La Posta elettronica certificata è regolata del DL 185/2008 convertito con Legge 2/2009. L’articolo 16 del suddetto Decreto sancisce che :
o Le nuove società sono tenute a dichiarare l'indirizzo PEC all'iscrizione nel registro delle imprese;
o I professionisti dovranno dichiarare, entro un anno, l'indirizzo PEC ai rispettivi ordini;
o Le società già esistenti dovranno dichiarare entro tre anni l'indirizzo PEC al registro delle imprese;
o Tutte le pubbliche amministrazioni dovranno dichiarare il proprio indirizzo PEC;

Le regole definite dal CNIPA
La normativa sulla posta elettronica certificata attribuisce al CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) differenti compiti. In particolare indica tale soggetto come custode e gestore delle regole tecniche. È inoltre compito del CNIPA provvedere alla pubblicazione di aggiornamenti, in coerenza con gli standard specificati nella normativa di riferimento.
Il CNIPA, all'interno del proprio sito istituzionale, rende disponibile una apposita sezione riguardante la posta elettronica certificata , contenente una versione scaricabile di tutta la documentazione valida ai fini di legge e riguardante la PEC.

Funzionamento della PEC
Al momento dell'invio di una mail PEC il gestore PEC del mittente si occuperà di inviare al mittente una ricevuta che costituirà valore legale dell'avvenuta (o mancata) trasmissione del messaggio con precisa indicazione temporale del momento in cui la mail PEC è stata inviata. In egual modo il gestore del destinatario, dopo aver depositato il messaggio PEC nella casella del destinatario, fornirà al mittente una ricevuta di avvenuta consegna, con l'indicazione del momento temporale nel quale tale consegna è avvenuta.

Smarrimento ricevuta
In caso di smarrimento di una delle ricevute presenti nel sistema PEC è possibile disporre, presso i gestori del servizio, di una traccia informatica avente lo stesso valore legale in termini di invio e ricezione, per un periodo di trenta mesi, secondo quanto previsto dalle normative sotto citate.

Cosa cambia
Dal punto di vista dell'utente, una casella di posta elettronica certificata non si differenzia da una casella di posta normale; cambia solo per quello che riguarda il meccanismo di comunicazione sul quale si basa la PEC e sulla presenza di alcune ricevute inviate dai gestori PEC mittente e destinatario.

I vantaggi
o Ogni formato digitale può essere inviato tramite posta elettronica certificata;
o I messaggi possono essere consultati da ogni computer connesso a internet;
o Certificazione degli allegati al messaggio;
o L'avvenuta consegna della mail viene garantita, nel caso non sia possibile consegnare il messaggio l'utente viene informato;
o Le ricevute di consegna hanno validità legale;
o Tracciabilità della casella mittente e conseguentemente del suo titolare;
o Vi è certezza sulla destinazione dei messaggi;
o L'invio dei messaggi ha costi inferiori a quello delle raccomandate;
o Elevati requisiti di qualità e continuità del servizio.
o Obbligo da parte del gestore di archiviare tutti gli eventi associati ad invii e ricezioni di messaggi PEC, per un periodo di trenta mesi;
o Obbligo da parte del gestore di applicare le procedure atte a garantire il rispetto delle misure di sicurezza previste dal Codice dei dati personali e la sicurezza della comunicazione.
o In seguito alle verifiche effettuate in virtù della Circolare 7 dicembre 2006, n. 51, illustrate nel paragrafo "Il quadro normativo di riferimento", i servizi di posta elettronica certificata resi disponibili dai gestori iscritti nell'elenco pubblico risultano interoperabili. Questo significa, ed è un presupposto della PEC, che due utenti appartenenti a differenti gestori possono scambiare e-mail certificate con le stesse garanzie di due utenti appartenenti allo stesso gestore.

Le ricevute
Nel circuito PEC vengono rilasciate tre ricevute ai fini della certificazione del messaggio di posta elettronica certificata:
o Di accettazione, che attesta l'avvenuto invio della mail dal gestore di posta elettronica certificata del mittente.
o Di presa in carico, che attesta il passaggio di responsabilità tra due distinti gestori di posta certificata, mittente e destinatario. Questa ricevuta viene scambiata tra i due gestori e non viene percepita dagli utilizzatori del servizio.
o Di avvenuta consegna, che attesta che il messaggio è giunto a buon fine e che il destinatario ne ha piena disponibilità nella sua casella (anche se non ha ancora visto il messaggio).

Conservazione e log dei messaggi
Ogni gestore PEC deve conservare per trenta mesi i log dei messaggi renderli disponibili su richiesta del titolare della casella PEC. Questa direttiva, è stata prevista in sede di redazione e approvazione del DPR 68, 11 febbraio 2005. Nei log sono contenuti tutti gli eventi associati ad invii e ricezioni di messaggi nell'ambito del circuito PEC.
È importante evidenziare che log dei messaggi non significa contenuto dei messaggi stessi, ma solo traccia dell'avvenuta transazione.
Secondo quanto previsto nelle regole tecniche allegate al DM 2 novembre 2005 i campi dovranno contenere almeno informazioni circa:
o Message-ID, codice identificativo del messaggio originale
o data dell'evento
o ora dell'evento
o mittente
o destinatario
o oggetto del messaggio
o tipo di evento (ad esempio ricevuta di accettazione o avvenuta consegna)
o Message-ID dei messaggi correlati
o gestore mittente

Cosa sono i log?

Il Log file è un registro informatico all’interno del quale vengono memorizzate tutte le operazioni relative alle trasmissioni effettuate (invio, ricezione, etc.) utile per la ricostruzione delle ricevute, nel caso di eventuale smarrimento delle stesse. Il Log file non contiene informazioni relative al contenuto del messaggio.

Da pec a pec
Posso inviare un messaggio da una casella PEC a qualsiasi casella email, tuttavia questo messaggio viene considerato a tutti gli effetti come un messaggio di posta elettronica certificata solo se anche il destinatario, come il mittente, ha una casella rilasciata da un gestore di posta certificata accreditato presso il C.N.I.P.A.
Invece se il destinatario ha una casella email normale, ad esempio, non si ottiene la ricevuta di consegna tipica della posta certificata.


Privacy e sicurezza
La conservazione per 30 mesi delle ricevute includono anche l'intero messaggio e suoi eventuali allegati che sono in chiaro cioè ne più e ne meno come quelli della normale raccomandata inseriti nella "busta di trasporto" "firmata digitalmente" almeno per tutto il periodo previsto, contrariamente alla raccomandata che viene trattenuta dall'ufficio postale il tempo stabilito dal regolamento postale e poi restituita integra al mittente a compiuta giacenza.


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